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Somministrazione ossigeno: situazioni d’uso

La somministrazione di ossigeno medicinale è fondamentale nell’assistenza ai pazienti con determinate necessità o in situazioni di emergenza.

Strutture ospedaliere, ambulatori medici, R.S.A. e autoambulanze devono quindi essere dotati di relativi dispositivi per la somministrazione di ossigeno, garantendo così un trattamento salvavita indispensabile in specifiche situazioni d’uso.

L’ossigeno medicinale è infatti classificato come farmaco e, per questo, la sua somministrazione in diversi frangenti e strutture sanitarie è sottoposta a leggi e normative a livello nazionale e regionale.

Vediamo ora più nel dettaglio quali sono le attrezzature necessarie e quali i luoghi in cui la sua presenza è obbligatoria.

 

I dispositivi per la somministrazione di ossigeno

Qualunque sia il luogo in cui sono presenti e vengono impiegati i dispositivi per la somministrazione di ossigeno medicinale, questi devono essere di tipo professionale. Tutta l’attrezzatura necessaria deve trovarsi in un punto unico e preciso ed essere raggiungibile in modo facile per l’utilizzo tempestivo. Per la massima praticità d’uso in ogni evenienza, i dispositivi per la somministrazione di ossigeno devono inoltre essere organizzati in modo da poter essere trasportati e adattati a qualunque situazione o posizione in cui si trova il paziente.

Il principale dispositivo per la somministrazione di ossigeno è la bombola di ossigeno medicinale, dentro la quale l’ossigeno è conservato e da cui viene erogato al paziente. Ѐ fondamentale conservarla lontano da sorgenti di calore e sostanze infiammabili. Inoltre, l’ergonomia e la facilità d’uso e di trasporto delle confezioni, così come un pratico accesso alle informazioni quali il flusso e l’ossigeno rimanente, facilitano la somministrazione al paziente, soprattutto nelle situazioni emergenziali. Per questo, la bombola di ossigeno medicinale portatile diventa indispensabile quando alla somministrazione di ossigeno è associato il trasporto fisico del paziente verso il reparto di cura.

 

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Quando e dove può essere necessaria la somministrazione di ossigeno

La somministrazione di ossigeno medicinale avviene nei seguenti reparti:

  • anestesia
  • terapia intensiva e sub-intensiva
  • autoambulanza 
  • Pronto Soccorso
  • Residenza Socio-Assistenziale (R.S.A.)
  • ambulatorio medico
  • ambulatorio odontoiatrico

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Terapia intensiva e sub intensiva

La terapia intensiva accoglie pazienti critici che necessitano di assistenza e monitoraggio continuo per mantenere attive le funzioni vitali. Per questa ragione l’ossigeno è uno dei medicinali più utilizzati nel reparto, e la sua somministrazione avviene su base quotidiana. Il dosaggio dipende da complesse valutazioni fisiopatologiche collegate al fabbisogno specifico che richiede la patologia.

Autoambulanza

Le autoambulanze devono rispondere a standard molto rigidi legati a normative regionali, nazionali ed europee. Dal momento che devono garantire il trasporto del paziente verso la struttura ospedaliera nelle migliori condizioni possibili, devono essere equipaggiate con una serie di dispositivi medici che soddisfano gli standard di sicurezza di base. 

Esistono tre tipologie di autoambulanza: da trasporto, da soccorso e da soccorso avanzato. Tutte devono disporre di un impianto fisso certificato per la somministrazione dell’ossigeno medicinale e relative bombole portatili già collocate e pronte all’uso, con flussimetro integrato e capienza adeguata. I dispositivi in questione devono poter garantire anche l’erogazione di flussi molto alti, a seconda del bisogno. L’unica differenza riguarda l’autoambulanza di soccorso avanzato dove deve essere incluso tra i dispositivi anche il ventilatore polmonare per trattare i pazienti in maggiore difficoltà. 

Pronto Soccorso

Il Pronto Soccorso si configura invece come un collegamento tra l’ambiente extra-ospedaliero e il reparto di destinazione. Se il trasporto ha previsto la somministrazione di ossigeno al paziente, questa non deve essere interrotta, ma proseguita anche in fase di accettazione e triage.

La presenza di dispositivi adeguati per l’ossigenoterapia riguarda quindi anche l’ambiente del Pronto Soccorso, che deve poter garantire la continuità della terapia.

Ambulatorio medico

Nell’ambulatorio medico si eseguono attività diagnostiche e terapeutiche che non necessitano l’ospedalizzazione e che possono richiedere l’uso di anestesia topica o locale. Pur trattandosi di piccoli interventi, è obbligatoria la presenza di un carrello per le emergenze.

Le specifiche di dotazione di quest’ultimo cambiano su base regionale, ma è bene essere dotati di attrezzature adeguate per gestire eventuali situazioni di emergenza.

 

Ambulatorio odontoiatrico

Le stesse necessità si riflettono sull’ambulatorio odontoiatrico. Anche il dentista esegue brevi interventi in anestesia locale: occorre quindi considerare la presenza di pazienti con ulteriori patologie e sottoposti all’assunzione di più farmaci, ma anche l'imprevedibilità di situazioni che possono insorgere in soggetti sani. Per la gestione degli imprevisti è quindi necessario avere in dotazione un carrello per le emergenze, come indica il Decreto Direzione Generale Sanità N°8100 del 17 aprile 2004.

Il kit emergenza deve contenere farmaci e dispositivi indispensabili per affrontare tempestivamente le emergenze mediche che possono verificarsi durante i trattamenti odontoiatrici. Tra questi, anche l’ossigeno e gli strumenti adeguati per la sua somministrazione.

 

Come capire se la propria struttura è adeguata alle emergenze

 

Per concludere, ecco la lista dei requisiti minimi strutturali e tecnologici che devono rispettare ambulatori e strutture sanitarie, come da Decreto Direzione Generale Sanità N°8100 del 17 aprile 2004:

  • SSASA 01/d: la sala per l’esecuzione delle prestazioni è di dimensione non inferiore a 7.5 mq per riunito e garantisce il rispetto della privacy del paziente?
  • SSASA 02/d: esistono degli spazi per l’attesa, per l’accettazione e per le attività amministrative?
  • SSASA 03/d: esistono servizi igienici fruibili per utenti e personale?
  • SASA 04/d: esiste uno spazio o dei locali per il deposito del materiale pulito?
  • SSASA 05/d: esiste uno spazio o dei locali per il deposito del materiale sporco?
  • SSASA 06/d: esiste uno spazio o degli armadi per il deposito del materiale d’uso, delle attrezzature e delle strumentazioni?
  • SSASA 07/d: in tutti i locali sono assicurate, di regola, l’illuminazione e la ventilazione naturali?
  • SSASA 10/d: è presente un kit per la gestione delle emergenze?

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